venerdì 30 gennaio 2009
Two - Minute Silence
a discovery of catalogical proportions
occurs:
Trigger is a semi-wondrous smile,
milk stains cowering eyes sixth-
ousand both ways I see, a discharge
across the earth, runs
hushed undisconnected.
The universal, internal whole, cradle
and hearse of all that we have ever
thought in us – an universal
that is universe.
lunedì 26 gennaio 2009
Earth Paradise
revelation, young and uninitiated, for it means
nothing unless it gleams defiant in your grip of
premature, innocent disillusion.
You have been promised more than once, so
here is more: a future not so far where,
sudden and sharply projected like
fantasies from an old wives’ tale,
Waterstone’s painful lives whiteout,
dust being blown
down in the ceaseless ocean, then
back to earth paradise, once again.
domenica 25 gennaio 2009
Disilluminata
La torre di pietra intagliata
veglia su di me mentre
incessantemente
scavo in tutti gli slarghi ed incroci
che tu calpesti ogni giorno ogni minuto
senza un solo pensiero
scopro il torrente sotterraneo seppellito
chiarezza in un canale
che in incognito nutre
la torre di pietra intagliata
e me
e tu
anche di giorno quando il sole ci brucia
e noi ci incrociamo e calpestiamo
senza pensare senza capire
Più veneziana di Venezia
Più dirompente di un Niagara
Con un Nilo attorcigliato intorno
Non sembra difficile da scovare
Ma la nebbia di Novembre è dura a tagliarsi
E la mia verità è la tua bugia
(This one actually won a prize. Crazy, I know.)
Portable Dream Station
Portable Dream Station,
turns lead into lead sky
ahead, reward of my expression
‘s accumulated stress.
Its foil is snow, daughter of
ages ago’s ingested pollutions,
keying of tints barely known to
our kind, a trance-like
depression, to behold.
Portable Dream Station, I recall the
days before you – quiet before
truth, first impressions.
sabato 24 gennaio 2009
Bells of Old City
- resounding in the Glory of the Lord -
taken down for centennial refurbishment
at nine,
seventy-eight,
Age of Aquarius.
It whispers the joy of being among
mortals, near dead and quite abandoned.
Resounding is the glory of the
lord,
as we both wallow in mist, mud and snow.
2X09
arriva il 2X09, ed ancora troviamo la
lucente sciocchezza di cielo e paradiso
in altri, cuori trincerati nelle loro diversi
tà, menti dissolte in un’ algida apparenza.
Finalmente marciamo senza nessuna ragione,
all ombra delle siepi di un rozzo cumulo
vagamente Palladiano, strascicandoci in linee
ordinate, perdendoci pezzo dopo pezzo.
Il 2X09 è arrivato passato e poi riesumato
crudamente, appeso al contrario con cinque spilli
capocchiati viola ed azzurro cielo. Diverso in
apparenza, unto e sacrosantamente lo stesso
pallido, squallido pavimento prefabbricato ripulito
notte dopo notte.
giovedì 22 gennaio 2009
Modena I
Più ci penso, più sono sicuro che
niente mi è mai stato negato dalla
pietra senza dubbio fragile, ma ancora
vitale dopo secoli di fratture brutture.
I molti budelli di cui non mi preoccupo di
ricordare il nome riescono ancora ad incastr
arsi perfettamente l’uno nell’ altro, sia d’
inverno – rilasciando biancore languido, sia d’
estate – diviso e sempre arso.
Tutto è, in un certo senso, impuro qui
dentro: tutto è stato vissuto fino all’ ultimo
viscidume, fino all’ ultimo affetto, ed ora tutto
è ciò che c’è, in basso tra i cocci
in alto, negli sguardi dalle finestre.
Lo tolleriamo, camminando aspiranti nel
biancore languido dell’ inverno, diviso e
sempre arso – è piacevolmente caldo ed accogli-
ente all’anima, in pericolo di essere aspirata
verso una distante, senz’altro incerta vita.
venerdì 9 gennaio 2009
Collegamenti
scendono scale dell’
involuzione a passo serrato,
cercando cavi e congegni
distillano l’anima di ciò
che desidero indietro
del mio ex-corpo.
Collegamenti possono essere
tessuti, sottili ed ingegnosi nella
loro purezza di luce, rame, plexiglas.
Plexißàglas.
Spine di congegni, privi di massa
effettiva ma carichi di luce cancrogena
nella nostra testa, li abbiamo
incastonati noi stessi.
Luminescono, fissati nella loro
droga, presi nella loro lucentezza.
I Collegamenti sono timore- la
paura di cosa accadrà quando le
tue dita scivoleranno su quel secco,
delineato pulsante rosso.
giovedì 1 gennaio 2009
The Magick of Free Verse
atsoever - for a split second - it wa-
s only in your head,
perhaps not even there
You alone think
we did not painfully endure your
flashy schemes and fiddly y-mes;
Fine for stolid times (that live
only inside your head by now)
New instances are entered at
every minute – you miss a step
and grind to a halt,
we are already there
breaking it down for your
butterteeth – too nice of us.
This is not a fantasy, you are feeling
deeply: but today’s cars
are automatic guns built to crash - land in trees
internet diseases erupt in nanoseconds
wartimes wither in dirt
you are no savior of your own.
(Beyond Tristan D'Agosta)
Shame Us All
that flashes by an
open fire, sure to strike
expected un experienced,
safe within the flow yet
out of it,
out of touch.
Feebles - for sulking of better words -
hulking on a wire,
putting your heart / felt - in lines
‘till not even the lucky clevers among us
can safely comply.
One by one we all
pitch in line, eager to
know - why
you shame us all.